Il corpo non mente mai mentre le parole possono farlo. In questi giorni di quarantena non possiamo incontrarci dal vivo e per passare il tempo ci stiamo tutti cimentando nelle videochat. Già lo sapete, ho tenuto dei corsi online in merito. La grande opportunità che ci si prospetta è uno studio incredibilmente accurato delle espressioni facciali. Prima di tutto, siamo maggiormente focalizzati sul volto perché nella maggior parte dei casi si vedono poco sia le mani che gli atteggiamenti corporei. Già questa è un’ardua sfida. Il viso ha in totale 43 muscoli che si contraggono in correlazione ai nostri pensieri. Paul Ekman ha condotto diversi studi al riguardo e grazie a questo psicologo avvengono tutt’oggi molti interrogatori basati sul riconoscimento delle microespressioni facciali funzionali a scovare bugiardi e fautori di crimini. In secondo luogo le piattaforme online maggiormente utilizzate, poiché sovraccariche, sono a volte lente e ci sono dei casi in cui la voce arriva addirittura in differita rispetto ai gesti del corpo. Siamo abituati a vedere in tv o su internet personaggi del mondo dello spettacolo, politici, professionisti. Il loro modo di esporsi ci appare talmente naturale, che quando noi per primi ci troviamo a dover fare delle video chat, ci sembriamo goffi o semplicemente strani. Questo avviene perché chi è abituato allo schermo, ha anche imparato a gestire le proprie emozioni e di conseguenza le espressioni facciali ad esse collegate. Sono esperti nel gestire piccole ‘bugie’ funzionali ad evitare momenti di imbarazzo in diretta tv. Essere davanti ad uno schermo implica una grande centratura, consapevolezza ed esperienza. Se non sei esperto, è ancora più complicato mentire a video, è più facile essere scoperto. Quindi riassumendo ci troviamo, salvo eccezioni, a parlare con una serie di amici e familiari poco abituati al palcoscenico televisivo, e con suoni o immagini a volte in differita. Chi studia la PNL, ad un certo punto del suo percorso sceglie una persona che stima, un modello di riferimento da voler imitare e passa settimane intere a mettere in pausa spaccati di video e riprodurli, il tutto per comprendere le micro espressioni facciali del personaggio scelto. E’ un allenamento necessario per diventare bravi a parlare in pubblico. I grandi comunicatori condividono delle espressioni non verbali che percepiamo spesso come rassicuranti. In questi giorni, oltre a fare questo esercizio che è sempre ben apprezzato, possiamo studiare il linguaggio non verbale di persone comuni, poco esperte e di conseguenza più facili da scovare nei loro piccoli imbrogli. Ben inteso, la maggior parte delle bugie comunicative che esprimiamo sono a fin di bene per evitare imbarazzi dove un: ” ciao a tutti vado perché mi stanno chiamando su un’altra linea” in realtà significa “ho mangiato troppa cioccolata a pasqua ed ho bisogno di andare urgentemente al bagno” 🙂